Bube & i Mazzacani della soffitta/Coro Sedicidagosto

AMORE&ANARCHIA - TRADIZIONE e RI(e)VOLUZIONE

DOPPIO CD – 2017 – PLZ EDIZIONI - € 15,00

amoreanarchia.plz@gmail.com

 

 

 

A Roccatederighi, località in provincia di Grosseto, la tradizione del canto si tramanda ormai da oltre cento anni, grazie ad un gruppo di bisnonni idealisti e attivisti, pronti ad incamminarsi verso Siena quando venivano a conoscenza di raduni e comizi,  che tornavano in paese con  le riviste, le idee e i canti.

Molti di questi canti sono entrati profondamente nella tradizione locale,

trovando terreno fertile in un paese di minatori e lavoratori che lottavano per

una condizione sociale migliore.

Venivano cantati da tutti, anziani e bambini, nelle osterie, nelle botteghe, in piazza e nelle cantine con una cadenza quotidiana, i testi sono tanti, da quelli anarchici e di protesta, alle ballate di Pietro Gori, ma anche amori perduti, storie di ergastolani e di esiliati.

Oggi il compito di far conoscere e portare avanti la tradizione di questi canti, interpretati a cappella così com'erano in origine, è affidato al coro Sedicidagosto.

Il coro prende il nome della data, nel 1894, in cui a Lione fu ghigliottinato il ventenne anarchico italiano Santo (Sante) Jeronimo Caserio che poco prima aveva assassinato il presidente della Repubblica Francese Sadi Carnot. Questo evento fu raccontato e tramandato dai cantastorie dell’epoca con diverse canzoni diffuse con i fogli volanti, tanto che ancora oggi quando ci si riferisce ai motivi tipici utilizzati dai cantastorie per le loro ballate e “fatti” si fa riferimento all’”Aria di Caserio”.

Il testo forse più noto è quello di Pieto Cini “Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio”, foglio volante stampato dalla tipografia Campi di Foligno.

Il coro Sedicidagosto trova la sua specificità nel canto a cappella. La modalità è quella di un andamento lento, un’espressione collettiva a più voci, dove ad ogni brano si associano una prima voce, un controcanto e un coro. I dieci brani proposti appartengono prevalentemente al repertorio storico dell’anarchia, con una particolare attenzione ai canti dedicati alla figura di Caserio.

Ascoltando questi canti Claudio Iannuzzi, in arte “Bube”, quasi per scommessa, ha provato a rielaborarne le musiche, sperimentando innesti del coro in sonorità rock.    È iniziato così un percorso che dopo 2 anni di lavoro e di prove, ha portato a presentare AMORE&ANARCHIA - TRADIZIONE e RI(e)VOLUZIONE.

Un progetto musicale inciso su doppio CD che vede su un lato la tradizione del

Coro Sedicidagosto e sull'altro la ri(e)voluzione di Bube e del gruppo I Mazzacani della soffitta. In questa nuova veste i canti della tradizione hanno ripreso vita e oggi sono cantati anche dai giovanissimi, che però grazie alla versione tradizionale possono riscoprire lo spessore di questo repertorio, la forza evocativa e conoscerne il contesto in cui sono nati e si sono diffusi in passato.

Il progetto è stato presentato lo scorso settembre all'ObiHall di Firenze durante l'8a Vetrina dell'Editoria Anarchica e Libertaria.  Tutto il ricavato dalla vendita del doppio CD andrà a finanziare il " II Festival dei Canti Popolari in commemorazione di Sante Caserio" che si terrà a Roccatederighi (GR) il 16 d'Agosto 2018. Un progetto da condividere  e far conoscere.

 

dicembre 2017

INFO E RICHIESTE

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