PRESENTAZIONE DE “IL CANTASTORIE”  

                        RIVISTA DI TRADIZIONI POPOLARI

 

Nasce a Reggio Emilia  con un primo numero ciclostilato nel dicembre 1963, come continuazione di un saggio monografico di Giorgio Vezzani, fondatore e attuale direttore, dedicato ai cantastorie allora numerosi e presenti sul territorio emiliano. Con l’anno successivo la rivista viene stampata in tipografia e continua fino ad oggi con  periodicità semestrale.

 

Sin dall'inizio si rivolge all'attività dei cantastorie pubblicando interviste e testi da “foglio volante”. Con il passare degli anni il contenuto  si è andato  allargando ad altri aspetti della cultura del mondo popolare che, a cominciare dai cantastorie, sono stati ignorati dalla ricerca sul campo, inizialmente limitata al canto popolare e politico.

 

 

Il sommario si è quindi aperto alle rappresentazioni del Maggio drammatico dell'Emilia e della Toscana, alle manifestazioni del Maggio lirico (sacro e profano), al teatro dei burattini, delle marionette e dei pupi, alla poesia popolare e allo spettacolo viaggiante. Sono stati pubblicati  copioni,  testi del teatro dei burattini e delle marionette,  canzonieri di cantastorie e  testi di altre forme di teatro popolare; in anni più recenti la rivista ha offerto ai suoi lettori anche estratti di tesi di laurea sul mondo dei cantastorie e dello spettacolo di piazza, completando ogni numero con diverse rubriche di notizie e segnalazioni di libri, riviste e pubblicazioni discografiche.

 

Fin dai primi numeri la rivista si pone quindi come un “ponte” che unisce due realtà storiche: l’Italia agricola e l’Italia industriale. Il foglio volante e l’imbonimento in piazza vengono considerati elementi centrali di trasformazione e fenomeni in divenire da documentare.

 

Lintento è anche  quello di coinvolgere l’attività di quanti operano nelle forme  della cultura del mondo popolare, attraverso la pubblicazione di saggi, ricerche, video, dischi e CD.

 

In un’ epoca di globalizzazione e di formidabile accelerazione dei linguaggi, garantire un contatto con l’origine significa porsi nella condizione di comprendere  lo svolgimento dei processi e delle traiettorie evolutive, delle contaminazioni e delle linee di continuità, da cui deriva la nostra cultura attuale.

 

Una dimensione quella de “Il Cantastorie” rivolta al passato e al presente, ma con uno sguardo orientato la futuro, poiché la rivista è aperta anche alla documentazione di tutte le novità editoriali, musicali e di arte varia purché provengano dal variegato mondo della piazza. Un progetto e una modalità di realizzazione quasi sempre autofinanziata che si basa sul sostegno dei suoi abbonati e lettori.

 

Nel 1999 si è costituita una associazione culturale  senza fini di lucro denominata “Il Treppo” con il compito principale di garantire la continuità editoriale de “Il Cantastorie”  e  promuovere incontri, convegni e seminari sullo spettacolo di strada e di piazza.

 

Dal 2005 tutto il materiale archivistico e documentale de Il Cantastorie è in fase di catalogazione per renderlo disponibile alla consultazione grazie alla creazione dell’Archivio Etnomusicologico Giorgio Vezzani- Il Cantastorie  presso l’Istituto Musicale  “A .Peri” di Reggio Emilia.

La direzione e redazione centrale è  in via L. Manara 25 – 42100 REGGIO EMILIA.