ALESSIO LEGA

 

CANTA CHE NON TI PASSA

 

Storie e canzoni di autori in rivolta francesi, ispanici e slavi

 

Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri – Viterbo – 2008 – pp.168 con CD allegato - € 18,00

 

 

 

Questo libro,con prefazione di Enrico de Angelis, pubblicato già da una decina di anni, è una preziosa antologia per conoscere una serie di  cantautori che nel corso del Novecento sono stati protagonisti di storie personali ed artistiche molto particolari, per usare una citazione di Fabrizio De Andrè, si sono sempre mossi “ in direzione ostinata e contraria”. Alessio Lega racconta non solo di personaggi conosciuti e straordinari, ma soprattutto alza un velo su storie di talento, di coraggio e di passione civile poco o per niente conosciute in Italia. E allora a fianco a  Brassens, Leo Ferrè, Moustaki, Paco Ibànez,Nino Ferrer, Herbert Pagani  o Boris Vian si trovano in questo libro storie e notizie di oltre una ventina di altri  cantautori tutti da scoprire e conoscere. L'autore ha scelto, anche lui in questo caso andando controcorrente, di escludere artisti anglofoni, privilegiando, come recita il sottotitolo, francesi, ispanici e slavi.

 

Molti di loro dovettero affrontare l'esilio perché impossibilitati a far conoscere le proprie canzoni nella propria terra, oppure furono sottoposti ad una censura da parte delle autorità che non trasmisero mai i loro brani alla radio o alla televisione. Per almeno uno di questi la storia lo ha ripagato: Josè Alfonso detto “Zeca” è l'autore di “Grandola, vila morena” che diede l'avvio, nel 1974, alla “Rivoluzione dei garofani” in Portogallo.

 

Una attenzione particolare, oltre che agli amati francesi, Lega la pone su alcuni autori dell'est europeo: il cecoslovacco Karel Kryl e i russi Vladimir Vysotskij e Bulat Okudzava, questi due “esiliati in patria” di cui si mormora che Breznev, segretario del PCUS, disse:” l'aria di Mosca sarà più respirabile quando questi personaggi non respireranno più”.

 

Ma di aneddoti e informazioni è ricco il libro; dal vero nome di Nino Ferrer, al manoscritto della prima stesura, poi modificata dallo stesso sutore, de “Le Dèserteur” di Boris Vian che chiude la canzone in maniera contraria a come è conosciuta e cantata, ma sarà il lettore a scoprire aneddoti e verità non scontate, mentre potrà ascoltare il CD con diciotto brani arrangiati dal contrabbassista Roberto Bartoli con canzoni tradotte e interpretate da Alessio Lega.

 

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