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TIZIANA OPPIZZI
22 MARIA OCCHIPINTI FERMA OGNI GUERRA .M
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Tiziana Canta Maria Occhipinti - Copia.m
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Le cartoline precetto che ordinavano ai giovani dai venti ai trent’anni di presentarsi ai distretti cominciarono ad arrivare in Sicilia tra la fine di novembre e i primi di dicembre del 1944.                                                       Nell’ottobre 1944, un tragico esempio, a mezzogiorno, fu perpetrata a Palermo la strage di via Maqueda: la fanteria sabauda aprì il fuoco su una folla inerme che dimostrava per il pane. Maria Occhipinti in quell’epoca ha ventitre anni, è incinta di cinque mesi e vive con il marito, i genitori, le sorelle nel quartiere dei ‘Mastricarretti’, la zona più popolare di Ragusa. Nel gennaio ‘45 avvenne l’ennesima ingiustizia come a Palermo, queste le sue parole: Ci avvicinammo agli sbirri, che erano armati, cercando di persuaderli: Lasciate i nostri figli, per carità, lasciateli. Qualcuna tentava di disarmarli o s’inginocchiava per commuoverli. Dei giovani piangevano, altri avevano nello sguardo lampi d’odio. Ma i poliziotti erano impassibili, il camion riprendeva la sua marcia lenta e inesorabile. Allora urlai: Lasciateli! E mi stesi supina davanti alle ruote del camion.                                                                                           Maria per questo suo gesto viene condannata al confino ad Ustica, dove le nasce la bambina,  poi trasferita con la piccola al carcere delle Benedettine a Palermo e liberata nel dopoguerra. Questa sua vicenda diede vita al movimento “Non si Parte” che investì tutta la Sicilia e il Sud come rifiuto alla guerra. Il libro Una donna di Ragusa mi ha ispirato il testo del foglio volante Maria Occhipinti ferma ogni guerra che verrà distribuito durante l’esecuzione della canzone come piccolo omaggio a tutti i partecipanti, ricostruisce la storia di questa donna ribelle e coraggiosa che per tutta la vita lottò contro le guerre e le ingiustizie partecipando anche alle manifestazioni contro i missili a Comiso negli anni ‘80 del ‘900.

Dal Libro “Una donna di Ragusa”–Sicilia Punto L Ed.2016

 

 

MARIA OCCHIPINTI  FERMA OGNI GUERRA

Testo di Tiziana Oppizzi

musica del cantastorie Mauro Geraci

 

Questa è la storia vera

Di una donna combattente

Che ha detto no alla guerra

Protestando fermamente

 

Dalle pagine di un libro

Ti ho scoperto e mi hai colpito

Maria Occhipinti

dallo sguardo fiero e ardito

 

Sulle strade di Ragusa

Hai spezzato le catene

Tante lotte per il pane

Con le donne del quartiere 2 v.

 

Con la guerra ancora in corso

Ti sei iscritta al sindacato

Troppa era l’ingiustizia

Ma a quei tempi era peccato

 

Poi nel ’45 Un sol grido

“No alla guerra”

Eri di cinque mesi

E ti sdraiavi sulla terra.

 

Insieme ad altre mamme

ventitré anni appena

Alla testa della lotta

Vuoi fermar la fanteria  2 v.

 

Impedivan la partenza

Di ragazzi e richiamati

Che sui camion con violenza

Con la forza caricati

Dei Savoia la sbirraglia

 

Minacciava col fucile

Ha sparato sulla gente

Son due vittime a morire

 

Da Palermo a Siracusa

Da Messina ad Agrigento

La Sicilia ora s’infiamma

Cresce un grande movimento  2 v.

 

Sparatorie sulla folla

e tumulti da spavento

La rivolta a uno Stato

Sordo cieco e violento

 

Non si parte! non si parte!

Tu per prima l’hai gridato

Il potere per vendetta

Contro tre si è scatenato!  2 v.

 

Sempre pronta a denunciare

tu ribelle combattente

soprusi della legge

Verso chi non conta niente

 

Contro tutti i pregiudizi

e distesa sulla terra

hai fermato col tuo corpo

l’ingiustizia e la guerra.

 

Con te siamo stesi a terra,

un sol pugno in cielo alzato

di lassù pronto a schiacciare

quando parte un carro armato.

 

Di lassù pronto a schiacciare

le violenze dello stato