Giampaolo Pesce con Mauro Giacosa

UNA FISARMONICA NEL CUORE Il viaggio dei cantastorie

Araba Fenice - Cuneo – 2020 – pp.134 - € 16.00

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Giampaolo e Agnese Pesce di Millesimo (SV) sono tra gli ormai rari continuatori dell’antica tradizione dei cantastorie, non solo della Liguria ma dell’intera Italia settentrionale. A loro è affidata anche la continuità famigliare di tre generazioni di cantastorie iniziata con Paolino “Paulinnu” (1891 – 1965) e Ferdinando, per tutti “Bepin” (1918 – 1985) nonno e padre di Giampaolo che, insieme alla moglie Agnese, propone il repertorio classico dei cantori settentrionali: accanto ai testi famosi dei cantastorie di un tempo della Lombardia, del Piemonte e dell’Emilia, propongono nuovi componimenti ispirati alla cronaca attuale.

Il libro è un racconto tra realtà e sogno di un viaggio di Giampaolo da Millesimo a Torino a bordo della sua vettura, strada facendo “incontra” suo padre con la immancabile fisarmonica, e così inizia un itinerario nella memoria, un dialogo tra padre e figlio ricco di ricordi, aneddoti, vicende musicali di tre generazioni dei Pesce. Appare così un affresco di un mondo contadino che parte dall’inizio del Novecento e arriva fino ad oggi fatto di dura fatica, ma con momenti di genuino divertimento dove protagonista è lo strumento per eccellenza della musica popolare: la fisarmonica.

Non c’era festa nella zona dell’entroterra savonese e basso Piemonte che non vide la partecipazione di Polino o Bepin, ogni occasione era buona per fare festa: fiere, sagre, feste patronali, matrimoni, uccisione del maiale, festa dei coscritti e serate sulle aie. Giampaolo ritrova nel suo immaginario il padre, nel tragitto, rivede località, cascine, osterie. Riaffiorano i ricordi di personaggi incontrati nel tempo. Bepin narra della sua esperienza durante la seconda guerra mondiale, arruolato come aviere.

Giampaolo, classe 1952, pur immerso nel mondo musicale del nonno e del padre, ha preferito dedicarsi alla chitarra e ad altri generi musicali.                     Nel 1985, alla morte del padre, riscopre la vocazione sopita di cantastorie, personaggi che aveva ben conosciuto fin dall’infanzia, e inizia, insieme alla moglie Agnese, un lavoro di recupero di brani e canti tradizionali ai quali si aggiungono componimenti di attualità e questo nuovo ma antico revival familiare li porta a girare per tutta la penisola fino al 2003 quando decidono di chiudere con gli spettacoli. La loro attività, però, non si interrompe e li vede ricevere importanti premi e riconoscimenti come il Premio Città di Loano e il Premio  per testi da cantastorie “Giovanna Daffini”.

Tutti questi ricordi e sensazioni Giampaolo li ha tenuti intimamente per sè per molti anni e oggi, grazie anche a Mauro Giacosa, sono diventati un libro di affascinante lettura.

 

Maggio 2022