MAURO CHECHI
I VERSI IMPROVVISATI
Genesi e forme della poesia di tradizione orale
RiStampa Edizioni- Santa Rufina di Cittaducale (RI) - 2023 - pp.110
€. 15,00
Mauro Chechi, autore di questa pubblicazione, è un importante e rappresentativo cultore ed esecutore della poesia estemporanea, in ottava rima, tradizione toscana, presente in altre regioni del Centro Italia e in molti altri paesi anche extraeuropei. Nato a Grosseto, si è dedicato per buona parte della sua carriera al canto in ottava rima e alla composizione come cantastorie di ballate, divenendo tra i poeti più conosciuti e apprezzati in campo internazionale e affermandosi negli anni anche come cantastorie. Questa forma di narrazione in rima ha origini molto arcaiche e lo schema ritmico utilizzato è quello dell’ottava rima toscana, composta di otto endecasillabi in rima, che seguono uno schema preciso: i primi sei endecasillabi sono a rima alternata e gli ultimi due a rima baciata, diversa da quella dei versi precedenti ma uguale al primo verso dell’ottava successiva.
Dopo una breve presentazione che inquadra tutto il suo lavoro di ricerca, l’autore parla della poesia estemporanea in modo semplice e appassionato descrivendone gli aspetti più immediati e profondi, come frutto di fantasia, di percezioni immediate che partendo dalla creatività della mente umana spaziano nell’aria, tra la gente, scandendone l’immediatezza all’interno di una struttura metrica su cui si poggia. Soprattutto nel libro, narra quel mondo di mezzo che va dall’intimo del cuore a un sentire universale attingendo nell’immenso patrimonio artistico della tradizione classica e moderna. L’autore inoltre traccia l’identikit dell’improvvisatore come colui in grado di “adattare i suoi versi i racconti, i sentimenti, e le sensazioni in una forma speciale, che propone in una struttura metrica prestabilita, trasformando tutto ciò in un canto liberatorio estremamente unico e irripetibile”
Mauro Chechi dal 1979 si è dedicato alla diffusione e alla rivitalizzazione di questa forma poetica e nel libro parla delle sue ricerche sull’improvvisazione che partono dal periodo tardo latino, nella Roma del II secolo a.C. dove venivano cantati versi conosciuti come fascennini, traccia varie ipotesi sulle origini e ne segue il lungo e inarrestabile cammino fino ad oggi.
Nei vari capitoli del libro percorre la storia di questa antica tradizione arrivando fino ai giorni nostri con la presentazione di esponenti attuali, poeti che praticano l’improvvisazione riportandone alcune loro produzioni, insieme ad altre forme di espressività popolare in quanto l’ottava rima toscana viene praticata anche sotto forma di contrasto tra due poeti.
Mauro Chechi è anche tra i fondatori della Lipe Lega Italiana Poesia Estemporanea e a Pomonte ogni anno si danno appuntamento molti improvvisatori provenienti dalla Toscana, dalla Sardegna e in alcune sparute oasi della nostra penisola a dimostrazione della vivacità e dell’attualità di questa forma poetica che desta interesse ed entusiasmo. La nostra redazione, di passaggio da Pomonte, ha visitato la sede Lipe e con grande piacere ha ascoltato dalla viva voce di due improvvisatori d’eccezione: Mauro Chechi e Fernando Tizzi un fiume in piena di poesia e creatività dove per una sera ci siamo immersi apprezzandone il grande valore di cui questo libro offre ai lettori una base scientifica di conoscenza.
Settembre 2025
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