MILANO 27 MARZO 2010

Auditorium ex Chiesetta parco Trotter

DIETRO IL TESTO

 

La rassegna di poesia Dietro il Testo, organizzata dall’Associazione Culturale Casa della Poesia al Trotter, si è articolata in quattro incontri, tra febbraio e marzo, che hanno affrontato sotto vari aspetti il tema della poesia.

Il 27 marzo, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, sotto l’egida dell’UNESCO, si è svolta una vera e propria maratona poetica.

In apertura le letture di alcuni poeti contemporanei e di seguito un ampio spazio dedicato alla poetessa Alda Merini, scomparsa di recente, con letture dalle sue opere e una intervista video del 2003 realizzata da Roberto Carusi. L’incontro è poi proseguito con la lettura e commento di alcuni canti della Divina Commedia e, dopo una breve pausa, la serata ha visto protagonista l’Ottava Rima e i suoi cantori. Un vero e proprio evento nell’evento perché è la prima volta che in una rassegna poetica a Milano si invitano degli improvvisatori. L’unico precedente fu ad una Festa dell’Unità nei primi anni Novanta, ma in un contesto completamente diverso.

Introdotti da Pierluciano Guardagli, Angelo Lumelli e Giancarlo Nostrini sono intervenuti due tra i più conosciuti e stimati improvvisatori in Ottava Rima: Mauro Chechi da Grosseto e Agnese Monadi da Civitavecchia.

Il canto in ottava rima ha origini antiche e illustri nella cultura italiana e si basa su otto endecasillabi , sei in rima alternata e le ultime due in rima baciata secondo lo schema ABABABCC.

Questa forma poetica è molto diffusa nella fascia che va dalla Sardegna all’Abruzzo attraverso Toscana e Lazio. Si usa improvvisare le ottave cantando a cappella, lo schema metrico è fisso ed è intonato su una linea melodica che può mutare leggermente tra una zona e l’altra delle varie regioni.

Con il modulo fisso dell’ottava, molti aspiranti “poeti” o “cantori” o più semplicemente gente comune, talvolta addirittura analfabeta, poteva cimentarsi in racconti di fatti, storie oppure fare a gara, a contrasto, su due soggetti contrastanti senza bisogno di conoscere la musica o di avere strumenti musicali, utilizzando solamente la propria inventiva e la voce.

Per rendere più divertenti le tenzoni poetiche i temi venivano trattati a contrasto: suocera-nuora, padre-figlio, montagna-pianura, mare-cielo, padrone-contadino,ecc.
La bravura del poeta, consiste nel chiudere l'ottava con una rima che a volte può risultare difficile: chi segue oltre a rispettare il tema, deve iniziare con un verso che ha la stessa rima, appunto per incatenare l'ottava.

Agnese Monaldi e Mauro Chechi hanno dato una brillante dimostrazione di questa tecnica e modalità di canto improvvisando ottave con temi dati al momento dal pubblico o, partendo dal nome proprio, dedicandole alle singole persone presenti.

Mauro Chechi ha costituito a Pomonte, (Scansano,GR), insieme al poeta Elino Rossi, la L.I.P.E. (Lega Italiana Poesia Estemporanea) ed è tra i fondatori dell'Accademia dell'Ottava, associazioni che operano con lo scopo di divulgare questa antica tradizione.

Insieme all'Amministrazione Comunale di Terranuova Bracciolini (AR), ha costituito la Scuola di Improvvisazione Poetica in cui si apprendono le basi e la tecnica del canto a braccio.

Agnese Monadi ha coltivato da sempre interesse verso ogni forma poetica, da otto anni pratica il canto estemporaneo che nell’ultimo secolo è stato una prerogativa solo maschile. Facendo leva sulla volontà di apprendere e praticare, ha iniziato  ad esibirsi in una escalation che l’ha portata ai più alti livelli fino a trovarsi a contrastare in rima con i migliori artisti italiani. Ha creato nella zona dell’Alto Lazio circoli culturali dove si organizzano manifestazioni poetiche e dove si esercita questa antica arte.

Il loro spettacolo milanese ha destato interesse e curiosità e la richiesta unanime è stata quella di ritornare presto per altre esibizioni e anche per un vero e proprio stage di insegnamento dell’arte dell’ottava improvvisata.