BENO FIGNON (1940-2009) SINDACALISTA, SCRITTORE, POETA E VALENTE FISARMONICISTA
Beno Fignon, friulano di nascita e milanese di adozione, è stato un attivo sindacalista, scrittore e musicista. Nel libro Lei domani sciopera? Memorie del consiglio di fabbrica della sede centrale della Dalmine di Milano racconta la sua esperienza sindacale alla Dalmine di Milano, a cavallo tra il 1960 e gli anni ’80. In campo letterario e artistico la sua memoria resta legata alla fotografia: Cellina, il fiume degli Dei è un libro fotografico sulla Valcellina: l’amato luogo d’origine. Inoltre il suo nome rimane fortemente unito alla poesia, ha infatti pubblicato diversi libri dal lontano Isla de Pasqua a Dialet, da Li’ castelanis a Erosmetro, per arrivare alle sue raccolte di aforismi. Ricordiamo Sine glossa, 1993 e Aforismi, 1999, Mille e un respiro. Aforismi, afasie, affanni, affabulazioni, affabilità 2003 e Il sole insiste, (2005) Capaci di intendersi e di volare (2006). Poliedrico personaggio, Beno è ricordato anche come musicista. Presso i Centri Ricreativi per Anziani del Comune di Milano si esibiva come ottimo fisarmonicista e per diversi anni ha suonato nelle feste a ballo dove un numeroso pubblico di ballerini lo seguiva nelle sue giornaliere esibizioni. Nel 1997 è stato eletto nel Collettivo Danze del Circolo Arci Bellezza di Milano dove ha partecipato e promosso assiduamente a molte iniziative di carattere musicale.
Nella lunga intervista del dicembre 1997, pubblicata sul mensile FB Folk Bulletin, Fignon risponde ad alcune domande che fanno meglio conoscere la sua poliedrica personalità come promotore culturale aprendo una "finestra" sul mondo del "liscio", un genere troppo spesso frettolosamente liquidato come “musica di consumo”. Al contrario egli sostiene e si dice molto favorevole alla musica da liscio, affermando che il ballo di coppia; valzer, polka, mazurka, è una tradizione vivissima, che unisce, pur nei diversi stili esecutivi, tutta la penisola: dal Brennero a Lampedusa. Questa danza racchiude una lunga storia e soprattutto una capacità di evoluzione nel tempo che accomuna diverse generazioni. A Milano, inoltre c’è una specificità in più: liscio ambrosiano che è ancora un genere abbastanza diffuso e proprio nei Centri Per Anziani è possibile tra un valzer lento e un fox-trot vedere attempati e abilissimi ballerini esibirsi in passi di "ambrosiano", nella scotis e nei quattro tempi. Su questo argomento rimandiamo ad una scheda specifica di approfondimento.
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